I friarielli, altresì chiamati broccoletti a Roma, broccoli di rapa in Calabria, cime di rapa in Puglia, rapini (o rapi) in Toscana o pulezze nell’Aretino e in Valdichiana, sono le infiorescenze appena sviluppate della cima di rapa.
Tipicamente parte della cucina napoletana, nella quale sono generalmente preparati fritti, hanno radici in altre regioni d’Italia come pure nella Galizia spagnola e in Portogallo (grelos), nonché nella cucina cinese
Secondo alcuni il nome ha origine spagnola “frio-grelos”], mentre altri ritengono che derivi dal verbo napoletano frijere (friggere).
Come si mangiano
Nella cucina napoletana si mangiano spesso con la salsiccia
Nelle pizzerie napoletane non mancano sulla pizza con salsiccia, , grana grattugiato e fiordilatte
Ottimi anche gli spaghetti con pesto di friarielli, sia per gusto che per velocità di preparazione
Zona di produzione
Sono coltivati prevalentemente nelle aree interne della Campania, soprattutto nella zona nord–est di Napoli, in particolare nei comuni di Acerra, Afragola, Caivano, Cardito, Casoria e Sant’Antimo, nella fascia appenninica (province di Avellino, Benevento), nell’agro nocerino-sarnese, nella provincia di Caserta a Aversa, Mondragone, e nella piana del Sele (Salerno).
Una volta erano coltivati anche nel capoluogo, in particolare sul Vomero, che era infatti noto come “‘o colle d’ ‘e friarielle“.
Col nome di broccoletti, sono anche coltivati nel Lazio centro-meridionale; particolarmente rinomati quelli provenienti dai terreni della fascia pedemontana dei Lepini (comuni di Sezze e limitrofi).
In Provincia di Frosinone vengono consumati anche con la polenta, accompagnando il sugo di spuntature e salsicce che la condisce.
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